L’annuncio riguarda la possibilità che Amazon e Dazi: Prezzi Trasparenti? possa diventare realtà per offrire una maggiore trasparenza nei prezzi ai propri consumatori. Dopo l’indiscrezione di Punchbowl News e le accuse della Casa Bianca, l’azienda di Seattle ha formalmente smentito qualsiasi modifica sulle modalità di visualizzazione dei dazi.

Introduzione
Con la crescente attenzione verso la chiarezza dei costi di acquisto, molti utenti chiedono di vedere chiaramente l’importo dei dazi accanto al prezzo di vendita. Da tempo piattaforme come Temu hanno inserito una voce dedicata alla importazione, mentre Amazon, fino ad oggi, ha sempre incorporato i dazi nei prezzi finali senza renderli espliciti.
Contesto della vicenda
Nel contesto geopolitico ed economico degli ultimi anni, il tema dei dazi è tornato sotto i riflettori. Le tensioni tra Stati Uniti e Cina e l’aumento dell’inflazione hanno spinto più venditori a scaricare parte dei costi sui clienti finali. Il dibattito si è intensificato quando, il 17 dicembre 2021, un articolo di Reuters evidenziava una presunta partnership di Amazon con un’agenzia di propaganda cinese, alimentando sospetti e teorie complottiste.
L’indiscrezione di Punchbowl News
Secondo Punchbowl News, un’informale fonte anonima avrebbe rivelato che Amazon stava valutando di mostrare nettamente i dazi nei dettagli di prodotto su Amazon Haul. La ragione ufficiale sarebbe stata la volontà di garantire massima trasparenza nei confronti dell’utente, migliorando l’esperienza di acquisto. Questo avrebbe permesso di visualizzare il dettaglio dei costi di tassazione e trasmissione in apposite sezioni della scheda prodotto.
Reazione della Casa Bianca
Durante una conferenza stampa, la portavoce Karoline Leavitt, rispondendo a un quesito di un giornalista, ha definito l’eventuale decisione di Amazon un’azione “ostile e politica”, sottolineando come i dazi imposti dall’amministrazione Trump fossero in parte “pagati” dai consumatori. Ha poi ribaltato l’accusa sul governo Biden, sostenendo che non si era visto lo stesso righello informativo quando l’inflazione ha toccato i livelli più alti degli ultimi 40 anni.
Smentita ufficiale di Amazon
Pochi giorni dopo, una dichiarazione ufficiale del portavoce di Amazon chiariva che l’idea di visualizzare i dazi non era mai stata implementato né approvata sul sito principale, ma soltanto considerata per il loro negozio “Haul” a prezzi ultraribassati. Di conseguenza, l’indiscrezione è stata del tutto smentita e la struttura dei prezzi rimarrà invariata.
Fase | Data | Descrizione |
---|---|---|
Rumor | 20/04/2025 | Diffusione indiscrezione da Punchbowl News |
Reazione | 22/04/2025 | Kritik dalla Casa Bianca |
Smentita | 24/04/2025 | Dichiarazione ufficiale di Amazon |
Impatto sui consumatori
L’ipotesi di mostrare i dazi separatamente avrebbe offerto ai consumatori una maggiore consapevolezza sui reali costi di acquisto, evitando sorprese al momento del checkout. Tuttavia, Amazon ha preferito non modificare l’attuale meccanismo per evitare di appesantire l’interfaccia e complicare gli ordini veloci.
Comportamento dei venditori
In assenza di un obbligo di trasparenza esplicita, molti venditori hanno già reagito aumentando i prezzi dei prodotti. Alcuni hanno comunicato che non parteciperanno al Prime Day, mentre altri hanno cancellato gli ordini per merci provenienti dalla Cina, temendo cambi normativi o ritardi doganali.
Venditore | Azione | Motivazione |
---|---|---|
Venditore A | Aumento +5% | Anticipare eventuali rincari doganali |
Venditore B | Cancellazione ordini | Ridurre rischio ritardi e costi non previsti |
Venditore C | Nessuna modifica | Margini sostenibili |
Analisi comparativa con Temu
A differenza di Amazon, Temu ha introdotto un campo dedicato alle tasse d’importazione, riepilogando in modo trasparente le voci di spesa. Ciò ha generato feedback positivi tra gli utenti statunitensi, che apprezzano sapere esattamente cosa stanno pagando e perché.
Piattaforma | Visualizzazione Dazi | Layout Scheda Prodotto | Tempi di Checkout |
---|---|---|---|
Amazon | No | Standard | < 2 minuti |
Temu | Sì | Dettagliato | 2–3 minuti |
Scenario fiscale e regolamentare
La legislazione in materia di importazione prevede che i dazi siano gestiti dai venditori o dai corrieri, ma non sempre l’importo è trasparente all’utente finale. Le autorità fiscali e le associazioni dei consumatori stanno valutando l’opportunità di imporre obblighi di disclosure più stringenti, analoghi alle normative GDPR e conformità finanziaria.
Prospettive future
Nonostante la smentita, resta aperta la discussione sulla necessità di garantire una maggiore trasparenza tributaria. Alcuni esperti suggeriscono che Amazon potrebbe introdurre notifiche o avvisi informativi nel carrello, se non un sistema di calcolo in tempo reale dei dazi, qualora la pressione normativa aumenti.
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