Il Digital Markets Act (DMA) sta imponendo cambiamenti radicali nell’ecosistema Windows, e in particolare sugli utenti europei iscritti al programma Insider di Windows 10 e Windows 11. A partire dalla build 137.0.3296.52 (rilasciata il 29 maggio scorso), Microsoft si adegua alle normative europee per favorire la concorrenza e garantire maggiore trasparenza agli utenti. In questo articolo esamineremo i dettagli tecnici di ciascuna novità, il contesto normativo, le implicazioni per gli utenti finali e le tempistiche di rilascio. Durante il percorso, ripeteremo più volte il titolo DMA: Novità Windows 10 e 11 per sottolinearne l’importanza.

Origini e contesto normativo
Il Digital Markets Act (DMA) è una normativa dell’Unione Europea finalizzata a regolamentare le cosiddette “gatekeeper” del mercato digitale. Designata come gatekeeper il 6 settembre 2023, Microsoft ha il dovere di adeguare due “Core Platform Service”: Windows e LinkedIn. Non rientrano invece nell’ambito del DMA le applicazioni Edge e Bing, come stabilito dalla Commissione Europea il 13 febbraio 2024. L’obiettivo è favorire la scelta degli utenti, impedendo pratiche di prelazione ingiustificate e garantendo che le piattaforme dominanti non limitino la concorrenza.
Per comprendere appieno il senso delle modifiche, è utile ricordare che in passato Microsoft integrava in modo predefinito alcuni servizi proprietari, come Edge, rendendo complicato per l’utente medio selezionare browser alternativi. Con il DMA, questa condotta è ora ritenuta non conforme: pertanto, la casa di Redmond deve garantire maggiore libertà di scelta, così da promuovere un mercato digitale più aperto. In particolare, DMA: Novità Windows 10 e 11 includerà opzioni più dettagliate per gestire il browser predefinito, separare la ricerca locale da Bing, disinstallare componenti come OneDrive o Edge, e offrire flessibilità nell’uso di provider di ricerca di terze parti.
Browser predefinito esteso
Finora, gli utenti di Windows 10 e Windows 11 potevano impostare il browser predefinito per i link http/https e per i file .htm/.html. Con le prossime build, però, sarà possibile selezionare un browser predefinito anche per i link ftp e read, nonché per i formati .mht, .mhtml, .shtml, .svg, .xht, .xhtml e .xml. In pratica, chi preferisce un browser alternativo potrà usarlo anche quando clicca su collegamenti che in passato erano gestiti esclusivamente da Edge.
Nella pagina delle impostazioni, compariranno opzioni per aggiungere l’icona del browser scelto direttamente nella barra delle applicazioni e nel menu Start, velocizzando l’accesso all’applicazione preferita. Inoltre, sarà possibile impostare il browser predefinito anche per aprire i file PDF, un’altra caratteristica in precedenza vincolata a Edge. Queste modifiche, attese per luglio, rispecchiano pienamente il principio di “portabilità” del DMA: Novità Windows 10 e 11, che mira a rimuovere qualsiasi freno alla concorrenza.
Tabella 1: Associazioni di file e protocolli per il browser predefinito
Protocolli/Formati | Browser di default (precedente) | Possibilità con DMA |
---|---|---|
http/https | Edge | Qualsiasi browser installato |
.htm/.html | Edge | Qualsiasi browser installato |
ftp | Edge | Qualsiasi browser installato |
read | Edge | Qualsiasi browser installato |
.mht/.mhtml | Edge | Qualsiasi browser installato |
.shtml | Edge | Qualsiasi browser installato |
.svg | Edge | Qualsiasi browser installato |
.xht/.xhtml | Edge | Qualsiasi browser installato |
.xml | Edge | Qualsiasi browser installato |
Edge (tramite visualizzatore integrato) | Qualsiasi browser o lettore PDF installato |
Separazione tra Windows Search e Bing
Un altro cambiamento sostanziale previsto dalle novità DMA per Windows 10 e Windows 11 riguarda Windows Search. Finora, la ricerca nel menu Start o nella barra di ricerca di sistema si appoggiava in parte ai risultati di Bing, anche per query locali. A breve, gli utenti potranno selezionare un’applicazione di terze parti come “web search provider” direttamente nelle impostazioni di Windows Search. Di conseguenza, le ricerche potranno restituire risultati provenienti da provider multipli, e non più esclusivamente da Bing.
In concreto, l’utente potrà decidere di consultare motori di ricerca come Google, DuckDuckGo o altri servizi riconosciuti, spostando in alto o in basso i provider nell’elenco delle preferenze. Questo incremento di trasparenza e scelta risponde all’articolo 6 del DMA, che vieta alle piattaforme gatekeeper di favorire servizi proprietari a discapito di quelli concorrenti. Le novità saranno disponibili per tutti entro giugno.
Tabella 2: Confronto tra provider di ricerca in Windows Search
Caratteristica | Bing (precedente) | Provider terzo (nuovo) |
---|---|---|
Posizione nei risultati di ricerca | Predefinita (prioritaria) | Secondaria o personalizzata a scelta dell’utente |
Risultati web | Integrati senza scelta | Risultati ottenuti tramite API di provider esterno |
Risultati locali | Conflitto di mix | Separati, distinguibili chiaramente |
Ordinamento dei provider | Non personalizzabile | Personalizzabile nell’ordine di visualizzazione |
Compatibilità con app integrate | Totalmente integrato | Richiede supporto specifico dell’app scelta |
Disinstallazione di Edge e OneDrive
Il Digital Markets Act sollecita le piattaforme gatekeeper a non imporre l’installazione di applicazioni proprietarie. In risposta, Microsoft ha reso disponibile la rimozione di Edge e OneDrive nelle build Insider. Presto, gli utenti europei potranno disinstallare completamente questi componenti dal sistema operativo, senza compromettere la stabilità generale.
Chi decide di rimuovere Edge potrà comunque continuare a utilizzare lo store di Windows per installare altri browser e beneficerà di aggiornamenti di sicurezza per il sistema operativo. Analogamente, chi elimina OneDrive potrà continuare a sincronizzare file tramite applicazioni di terze parti, come Google Drive o Dropbox, senza che Windows impedisca l’installazione o provochi errori di sistema.
Questa scelta di trasparenza rientra nel più ampio discorso relativo al DMA: DMA: Novità Windows 10 e 11 include infatti la garanzia che nessun software proprietario risulti obbligatorio. Le modifiche definitive saranno disponibili per tutti entro la fine dell’anno.
Tabella 3: Stato di disinstallazione di Edge e OneDrive
Componente | Disponibilità attuale | Disponibilità futura (DMA) |
---|---|---|
Edge | Preinstallato, non rimovibile | Disinstallabile via Impostazioni |
OneDrive | Preinstallato, non rimovibile | Disinstallabile via Impostazioni |
Microsoft Store completamente opzionale
Un’altra grande novità introdotta per rispondere al DMA è la possibilità di disinstallare il Microsoft Store senza perdere la capacità di eseguire o ricevere aggiornamenti per le app già installate. In pratica, anche dopo la rimozione, i programmi scaricati precedentemente dal Microsoft Store continueranno a ricevere patch e bug fix automaticamente.
Se l’utente desidera reinstallare lo store in un secondo momento, basterà recarsi nella sezione Opzionali delle impostazioni o utilizzare un comando PowerShell dedicato. Questa soluzione garantisce flessibilità, consentendo a chi non utilizza lo store di liberare spazio sul disco e ridurre il numero di processi in background. Le novità relative allo Store saranno disponibili per tutti entro fine anno.
Tabella 4: Dettagli su Microsoft Store
Funzionalità | Stato attuale | Stato futuro (DMA) |
---|---|---|
Installazione iniziale | Preinstallato con Windows | Disinstallabile tramite Impostazioni |
Aggiornamenti app | Bloccati se Store rimosso | Consentiti anche senza store installato |
Reinstallazione dello Store | Richiede ISO o supporto tecnico | Disponibile tramite Impostazioni o PowerShell |
Impatto su dipendenze | Alcune app dipendenti dallo Store | Nessun impatto sulle app già installate |
Novità per le app Microsoft integrate
Le applicazioni integrate come Microsoft Bing (provider in Windows Search) e Esperienze di avvio (widget board e lock screen) saranno aggiornate per aprire i contenuti web nel browser scelto dall’utente, anziché in Edge. In particolare:
- L’app Microsoft Bing non reindirizzerà più automaticamente a Edge, ma utilizzerà il browser predefinito.
- L’app Esperienze di avvio invierà le ricerche o i risultati di notizie direttamente al browser preferito, rendendo l’esperienza coerente con le scelte effettuate dall’utente.
Queste modifiche rispecchiano i requisiti del DMA: Novità Windows 10 e 11, che impone di non favorire i servizi proprietari e di rendere ogni componente del sistema aperto alle alternative esterne. Le funzionalità saranno disponibili entro giugno per tutti gli utenti europei.
Tabella 5: Comportamento delle app Microsoft integrate
App Integrata | Comportamento Attuale | Comportamento Futuro (DMA) |
---|---|---|
Microsoft Bing | Apre i risultati web esclusivamente in Edge | Apre i risultati web nel browser predefinito |
Esperienze di avvio | Carica contenuti web in Edge | Carica contenuti web nel browser predefinito |
Implicazioni per la privacy e la sicurezza
Le novità legate al DMA non si limitano alle opzioni di installazione e alle preferenze di ricerca, ma coinvolgono anche aspetti di privacy e sicurezza. Ecco alcuni punti salienti:
- L’utente potrà scegliere liberamente quale browser utilizzare per aprire contenuti web, riducendo la dipendenza da Edge e dalle sue impostazioni di privacy.
- La separazione tra Windows Search e Bing diminuisce la condivisione automatica di query con i server Microsoft, offrendo maggior controllo sui dati inviati.
- La rimozione di OneDrive come componente predefinito permette agli utenti di optare per soluzioni alternative di cloud storage con politiche di privacy e crittografia differenti.
- L’eliminazione di Microsoft Store non compromette la ricezione degli aggiornamenti delle app, garantendo comunque la distribuzione sicura dei pacchetti tramite canali ufficiali.
In generale, l’adozione di questi cambiamenti richiederà agli utenti di verificare singolarmente le impostazioni di privacy e di prendere decisioni consapevoli sulle applicazioni di terze parti. Per chi tiene particolarmente alla protezione dei dati, si apre la possibilità di selezionare browser e servizi con livelli di crittografia e politiche non invasive, conformi al GDPR e alle linee guida Council of Europe.
Impatto sulla user experience
Le novità descritte per Windows 10 e Windows 11 in ottica DMA influenzeranno significativamente la user experience quotidiana:
- L’installazione di un browser alternativo diventerà più immediata e profonda, evitando passaggi complicati per associare protocolli e formati.
- Le ricerche dal menu Start potranno includere risultati da più fonti, migliorando la precisione e la pertinenza delle informazioni.
- La possibilità di rimuovere componenti come Edge, OneDrive e anche il Microsoft Store rende il sistema più snello, soprattutto su dispositivi con risorse hardware limitate.
- Tuttavia, questa libertà richiede una maggiore consapevolezza da parte degli utenti: chi non avrà familiarità con le impostazioni di Windows potrebbe trovarsi a configurare manualmente ciò che prima era gestito automaticamente.
Nel lungo termine, però, la direzione intrapresa da Microsoft garantirà un’esperienza più personalizzabile e libera da vincoli, rendendo Windows 10 e Windows 11 piattaforme ancora più flessibili e orientate alla scelta individuale. Questo risponde allo spirito del DMA: Novità Windows 10 e 11, che mira a democratizzare l’accesso ai servizi digitali.
Tempistiche di rilascio e fasi di rollout
Le modifiche introdotte nel contesto del DMA verranno distribuite attraverso il programma Insider e successivamente estese a tutti gli utenti europei. Di seguito una panoramica delle scadenze principali:
Funzionalità | Disponibile in Insider | Disponibile per tutti |
---|---|---|
Scelta browser predefinito per link FTP, SVG, MHTML | Build 137.0.3296.52 (29 maggio) | Luglio 2025 |
Impostazione browser per file PDF | Build 137.0.3296.52 (29 maggio) | Luglio 2025 |
Windows Search con provider multipli | In corso su canale Insider | Giugno 2025 |
Rimozione di Edge e OneDrive | In corso su canale Insider | Fine anno 2025 |
Disinstallazione Microsoft Store | In corso su canale Insider | Fine anno 2025 |
App Bing e Esperienze di avvio con browser scelto | In corso su canale Insider | Giugno 2025 |
Considerazioni finali
Il titolo DMA: Novità Windows 10 e 11 è più di una semplice etichetta: rappresenta un punto di svolta nella gestione dei sistemi Windows in Europa, dove la normativa comunitaria spinge verso una maggiore trasparenza, scelta e concorrenza. Gli sviluppatori e gli utenti IT dovranno adeguarsi alle nuove impostazioni, rivedendo le proprie procedure di configurazione, testing e distribuzione del software.
Per le aziende, sarà fondamentale monitorare da vicino gli aggiornamenti delle build Insider, testare le nuove opzioni sui dispositivi di pre-produzione e preparare documentazione interna per supportare i dipendenti meno esperti nella riconfigurazione del browser predefinito, di Windows Search e dei servizi cloud. Per i singoli utenti, invece, si aprirà la possibilità di utilizzare servizi alternativi per la ricerca web, storicizzare i gestori di PDF, e personalizzare ogni aspetto del sistema operativo secondo le proprie esigenze e scelte di privacy.
Con le modifiche previste dal DMA, Microsoft intende dimostrare di saper coniugare la propria leadership tecnologica con il rispetto delle regole europee, offrendo ai consumatori e alle imprese un’esperienza di uso di Windows 10 e Windows 11 più libera e aperta. Il percorso è tutt’altro che terminato, ma le prime build già distribuite agli insider danno un chiaro segnale del cambiamento in atto.
DMA: Novità Windows 10 e 11 non è solo un elenco di feature: è l’inizio di un nuovo capitolo per l’intero ecosistema PC in Europa, dove la competizione e la diversità di scelta vengono finalmente valorizzate.
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