Instagram Picks: passioni condivise è la nuova idea che circola nei corridoi dell’app: un modo per mettere in vetrina gusti, interessi e memorie e soprattutto per scoprire affinità reali con gli amici. In questo articolo racconteremo con tono giornalistico e scorrevole cosa è Picks, come funziona nelle versioni emerse finora, quali sono i rischi e le opportunità, come influirà sulla socialità dentro l’app e quali scelte tecnologiche e di privacy dovrà affrontare Instagram prima di lanciare la funzione: cosa cambia quando i social si trasformano da contenitori di feed a cartelle di passioni.

Picks nasce dall’idea che i profili non bastano più: servono segnali di affinità che permettano di avviare conversazioni di qualità. L’app non vuole semplicemente mostrarci contenuti virali, ma offrire punti di contatto reali: lo stesso romanzo amato, l’album che ha segnato un’estate, il videogioco che tiene svegli la notte. Se implementata bene, Picks può trasformare follower in interlocutori; se gestita male, può diventare un’arma di profilazione e un elemento in più di disturbo nella vita privata.
Novità in sintesi: che cos’è Picks
Picks è stata mostrata in anteprima tramite teardown dell’app e leak di screenshot. Si tratta di una funzione che permette a ciascun utente di selezionare e rendere visibili in modo selettivo i propri preferiti in categorie predefinite (musica, film, libri, serie TV, videogiochi, ristoranti, hobby). L’app incrocia queste scelte con la lista amici e segnala le corrispondenze: “Tu e Marco avete entrambi amato Quel romanzo”, oppure “Ti consigliamo di parlare con Giulia: ascolta la tua band preferita”. L’elemento interessante è che Picks non si limita a raccomandare contenuti, ma favorisce l’avvio di conversazioni mirate.
Immagine (spazio 1)
“la descrizione dell’immagine sottoforma di prompt per generarla con l’IA: ‘Interfaccia mobile di Instagram che mostra la schermata Picks: griglia con categorie (musica, film, libri), icone colorate, amici evidenziati con badge di matching, stile moderno e pulito, alta risoluzione'”
Perché Picks ha senso oggi
In un momento in cui lo scroll passivo ha stancato molti utenti, l’idea di favorire incontri basati su interessi condivisi risponde a una domanda semplice: come rendere i social più conversazione e meno consumo? Picks punta direttamente a questo: diminuire la dispersione e aumentare le interazioni autentiche. È una strategia che risponde anche a esigenze commerciali: maggiore engagement e sessioni più lunghe, ma potenzialmente anche nuove modalità di sponsorizzazione tematica.
Come funziona il matching tra amici
Tecnicamente, il matching può essere molto semplice (confronto diretto tra liste di preferiti) o più sofisticato (uso di algoritmi che considerano somiglianze semantiche tra titoli diversi ma affini). Instagram potrebbe adottare una combinazione: per gli elementi esatti (stesso libro) mostrare un badge di corrispondenza; per le affinità tematiche suggerire amici che amano generi simili. Il livello di accuratezza del matching sarà determinante per l’utilità della funzione: troppi falsi positivi la renderanno fastidiosa; una corrispondenza precisa la farà apprezzare.
Cosa segnala Picks: categorie e modalità
Dai leak emerge che Picks includerà categorie core come musica, film, serie, libri, videogiochi, ma anche rubriche più personali come luoghi preferiti, cibi, hobby. Ogni voce può essere salvata come “Picks” personale e impostata come pubblica, visibile solo agli amici, o privata. Questo livello di controllo è cruciale. Instagram dovrebbe offrire opzioni chiare: per esempio, selezionare che il proprio elenco libri sia visibile solo ai follow reciproci o a gruppi specifici.
Come compilare la propria playlist di passioni
L’esperienza ideale è rapida e guidata: l’app può proporre sondaggi rapidi (“Qual è il tuo album preferito del 2019?”) oppure importare segnali esistenti (brani salvati su Spotify, film su watchlist). L’integrazione con servizi esterni renderebbe la compilazione immediata, ma apre il capitolo dei permessi: l’utente dovrà concedere l’accesso ai dati e Instagram dovrà spiegare cosa farà con quelle informazioni.
Il matching: algoritmo semplice o semantico?
Un matching “rigido” controlla corrispondenze esatte: due utenti hanno lo stesso titolo nella lista. Un matching “intelligente” usa embedding semantici per capire affinità tra titoli differenti (es. due film sul tema redemption). Molto dipenderà dall’accuratezza del modello di linguaggio e dalla qualità dei metadati. Entrambe le strade hanno pro e contro: la prima è trasparente, la seconda è più potente ma meno interpretabile agli occhi dell’utente.
Il potenziale sociale: conversazioni migliori
Quando Picks segnala affinità, si crea una “apertura” naturale per inviare un messaggio: “Hai visto quel film? Che te ne è parso?” Questo può generare conversazioni più profonde rispetto al like occasionale sotto una foto. Inoltre, Picks può alimentare funzioni di gruppo: creare thread tematici o liste condivise per eventi (es. maratone di lettura o playlist collaborative).
I rischi per la privacy e come limitarli
Il lato oscuro di Picks è la profilazione: il fatto di dichiarare apertamente gusti e preferenze può essere sfruttato per advertising mirato o per identificare cluster di utenti sensibili. Instagram deve quindi prevedere opzioni di opt-in, controlli granulari e trasparenza su come i dati vengono salvati e usati. Idealmente, Picks dovrebbe rispettare questi principi:
Principio | Implementazione proposta |
---|---|
Opt-in esplicito | Attivazione volontaria della funzione con spiegazione chiara |
Controlli di visibilità | Pubblico / amici / solo io / liste personalizzate |
Cancellazione facile | Rimozione e pulizia dei dati con un click |
Minimizzazione | Conservare solo i metadati necessari per il matching |
Monetizzazione e opportunità per creator e brand
Picks apre scenari commerciali: brand potrebbero sponsorizzare “collection” tematiche, creator potrebbero ricevere visibilità quando gli utenti condividono gli stessi gusti, negozi locali potrebbero promuovere eventi per gruppi affini. La linea da non superare è la pressione commerciale: se Picks diventa vetrina pubblicitaria, perde valore sociale. Instagram dovrà trovare un equilibrio fra opportunità di monetizzazione e tutela dell’esperienza utente.
Design e UX: come renderla naturale e non invasiva
Il successo di Picks dipenderà molto dal design. Funzioni intrusivi o richieste continue di aggiornamento del profilo rischiano di stancare. L’approccio migliore è quello di suggerimenti contestuali: dopo aver guardato un film, l’app propone “Aggiungi a Picks?”; dopo aver salvato una canzone, offre di includerla nella lista musica. L’obiettivo è rendere Picks uno strumento utile, non un obbligo.
Beta, test e rollout: cosa aspettarsi
Da quanto emerso, Picks è ancora in fase sperimentale interna. Instagram potrebbe iniziare con test A/B su mercati selezionati e poi aprire una beta pubblica. Un rollout graduale permetterà di raccogliere feedback e correggere problemi prima di una diffusione globale. Durante il test saranno monitorati metriche come tasso di attivazione, matching contraddittori e segnalazioni di abuso.
Feedback della community e possibilità di evoluzione
Come per ogni feature social, l’esito dipenderà dalla risposta degli utenti. Alcuni apprezzeranno la possibilità di trovare nuovi interlocutori; altri criticheranno la new feature come inutile sovrapposizione di funzioni. Instagram potrà evolvere Picks in base al feedback: più privacy, più opzioni di raggruppamento, o integrazioni con eventi e gruppi locali.
Casi d’uso concreti e suggerimenti pratici
- Organizzare una serata film con amici che hanno lo stesso Picks film.
- Creare playlist collaborative con amici che condividono gusti musicali.
- Scoprire un gruppo di lettura tra follow reciproci.
- Usare Picks per attività team-building aziendali che richiedono interessi condivisi.
Tabelle tecniche: parametri di matching e visibilità
Parametro | Valori possibili | Note |
---|---|---|
Visibilità Picks | Pubblico / Amici / Solo io / Liste personalizzate | Controllo utente |
Tipo matching | Esatto / Semantico / Ibrido | Precisione vs. generalità |
Dati esterni | Spotify / Goodreads / Steam | Richiede permessi OAuth |
Retention dati | 30/90/indefinito | Scelta utente controllabile |
Integrazioni tecniche: API e permessi esterni
Per rendere la compilazione di Picks semplice, Instagram potrebbe integrare API di terze parti (Spotify per musica, Goodreads per libri, IMDB per film). Questo però richiederà un flusso di permessi OAuth e chiare policy di utilizzo. In fase di beta sarà cruciale spiegare agli utenti cosa viene importato e come possono revocare i permessi.
Modalità di segnalazione e prevenzione abusi
Come per ogni funzione che mette in luce persone, servono strumenti di segnalazione rapida e filtri anti-harassment. Instagram dovrebbe offrire:
- Segnalazione immediata di corrispondenze problematiche.
- Blocchi e restrizioni su chi può vedere i Picks.
- Opzione per escludere determinati titoli dalla condivisione.
Roadmap ipotetica e passi successivi
- Test interno con dipendenti e creator.
- Beta su mercati selezionati (ad esempio US, UK, BR).
- Raccolta feedback e iterazione su matching e privacy.
- Lancio pubblico con tool di controllo privacy e integrazioni partner.
Conclusione: opportunità con responsabilità
Instagram Picks: passioni condivise può cambiare il modo in cui usiamo i social: meno scorrimento, più conversazione. Ma il potenziale sociale si accompagna a responsabilità tecnologiche e etiche. Se Instagram manterrà chiare le opzioni di opt-in, garantirà trasparenza sui dati e offrirà un matching accurato e interpretabile, Picks potrà essere uno strumento utile per ricucire relazioni digitali. Al contrario, senza adeguate tutele, rischia di diventare un’ulteriore fonte di profilazione.
Se vuoi, posso trasformare questo pezzo in una guida pratica da condividere con i follower o preparare un set di FAQ tecniche e legali da pubblicare insieme al lancio della funzione.
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