Google ha annunciato il rinvio dell’addio definitivo ai cookie di terze parti su Chrome, un altro intoppo nell’implementazione dell’iniziativa Privacy Sandbox. Questa decisione è stata presa dopo che sono emersi diversi feedback divergenti dal settore, dai legislatori e dagli sviluppatori. L’azienda si impegna a lavorare a stretto contatto con l’intero ecosistema per correggere eventuali problemi riscontrati. In particolare, si fa riferimento alla preoccupazione degli inserzionisti riguardo alla possibilità di continuare a tracciare la navigazione degli utenti senza l’uso dei cookie tradizionali.
Il comunicato fa anche riferimento all’indagine condotta dalla Competition and Markets Authority del Regno Unito, che ha sollevato dubbi sulla Privacy Sandbox in passato e che ora sta esaminando attentamente l’iniziativa. Google riconosce l’importanza di fornire alla CMA tutte le prove necessarie per valutare appieno l’impatto e l’efficacia della tecnologia proposta.
Questo terzo rinvio significa che la deprecazione dei cookie di terze parti su Chrome non si completerà entro la seconda metà del quarto trimestre, ma verrà rimandata al 2025. Questo è un colpo significativo per l’azienda, considerando che Chrome è il browser dominante sul mercato.
Nonostante l’importanza del progetto Privacy Sandbox nell’aumentare la tutela della privacy online, è chiaro che ci sono ancora molte sfide da affrontare prima che la tecnologia possa essere implementata su larga scala. La decisione di Google di posticipare l’addio ai cookie di terze parti riflette la complessità del problema e la necessità di trovare soluzioni efficaci e sostenibili per tutti gli attori coinvolti.
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