Stati per amici stretti su Android è il tipo di notizia che piace: semplice nel nome, complicata nelle implicazioni. WhatsApp sta sperimentando una modalità per pubblicare Stati visibili solo a una cerchia selezionata i cosiddetti amici stretti e il mondo delle app social si prepara a leggere le nuove regole della condivisione. In questo pezzo cerco di spiegare il meccanismo, le ragioni, i rischi e le opportunità con uno stile fluido e scorrevole.

Che cos’è la funzione
La novità individuata nelle build beta permette di creare una lista privata di contatti la “lista amici stretti” e scegliere, al momento della pubblicazione di uno Stato, se condividerlo con tutti i propri contatti oppure solo con quella cerchia ristretta. La scoperta è stata fatta analizzando le ultime versioni beta, ed è stata riportata da testate e tracker di aggiornamenti come WABetaInfo.
Come è stata scoperta
Gli sviluppatori e i giornalisti tecnologici trovano spesso funzioni nascoste nei file delle versioni beta: stringhe di testo, schermate non attivate e flag che anticipano cambiamenti futuri. In questo caso, la segnalazione è partita da WABetaInfo e poi è stata ripresa da siti italiani e internazionali, che hanno evidenziato la presenza della nuova opzione nella beta Android 2.25.25.2 e in build iOS precedenti.
Come funzionerà
La logica è semplice e rassicurante per l’utente: quando si carica un contenuto nello Stato, sarà possibile:
- scegliere il pubblico: tutti i contatti, escludi alcuni, oppure amici stretti;
- creare e modificare la lista degli amici stretti dalle Impostazioni privacy;
- non notificare gli interessati quando vengono aggiunti o rimossi dalla lista, per mantenere discrezione.
Il risultato è una condivisione più selettiva, pensata per chi vuole più controllo senza rinunciare alla spontaneità. Fonti e screenshot trapelati mostrano proprio queste opzioni.
Le opzioni di privacy
Il design dell’opzione sembra essere stato pensato per evitare imbarazzi sociali: nessuna notifica quando si entra o si esce dalla lista, un piccolo indicatore visuale per distinguere gli Stati condivisi con la cerchia ristretta e l’applicazione della stessa logica già vista sulle Storie di Instagram. L’approccio è: più controllo, meno rumore.
Crittografia e sicurezza
WhatsApp ha storicamente puntato sulla crittografia end-to-end per proteggere i messaggi; le prime ricostruzioni indicano che anche gli Stati condivisi con gli amici stretti saranno protetti dalla medesima logica, cioè visualizzabili solo dai destinatari selezionati — nemmeno Meta potrà leggere i contenuti. Questo aspetto è centrale per chi valuta la novità in chiave di protezione dei dati.
Quando sarà disponibile
La funzione è ancora in fase di sviluppo: visibile in beta su iOS e individuata nella beta Android 2.25.25.2. Come spesso accade, la strategia di rilascio sarà graduale: un gruppo selezionato di beta tester riceverà la novità per primi, poi l’apertura a un bacino più ampio di tester e infine l’arrivo sulla versione stabile per tutti gli utenti. I tempi esatti non sono ancora pubblici.
Perché è importante
Per l’utente medio, la funzione significa poter condividere di più ma con meno persone. Per chi lavora nel marketing o gestisce community, è uno strumento che permette di segmentare i messaggi e provare contenuti più personali senza esporli a un pubblico troppo ampio. Per la privacy, rappresenta un passo avanti «user-friendly»: meno menu da aprire, più scelta chiara.
Come cambierà l’uso quotidiano
Aspettatevi più contenuti spontanei: chi temeva di pubblicare foto o stati troppo intimi potrà farlo scegliendo amici stretti. Allo stesso tempo, si creeranno nuove dinamiche sociali: gruppi di amici che vedono contenuti che altri non vedono, e la possibilità per gli utenti di costruire micro-comunità private direttamente nella loro rubrica.
Confronto con Instagram e altre app
Instagram da anni offre la funzione “Close Friends” per le Storie; ora WhatsApp sembra seguire la stessa filosofia, adattandola però al suo ecosistema di messaggistica privata, dove l’interazione è più personale e meno performativa. Questo allineamento fra piattaforme è un trend evidente: le funzionalità che funzionano vengono presto imitate e adattate al contesto.
Implicazioni per aziende e creator
Per brand e creator, la funzione apre scenari di test rapidi con un pubblico privilegiato: anteprime, sondaggi riservati, campagne pilota. Ma attenzione: l’uso commerciale di liste private può sollevare questioni normative e di consenso meglio muoversi con chiarezza e rispetto per la privacy.
I rischi nascosti
Nessuna funzione è priva di potenziali svantaggi. Due esempi pratici:
- la creazione di bolle comunicative (echo chambers) dove i messaggi circolano solo fra pochi;
- malintesi sociali se qualcuno scopre di non far parte della lista di amici stretti.
In più, mentre la crittografia end-to-end protegge il contenuto, il solo fatto di essere esclusi o inclusi può generare tensioni sociali. Il design UX dovrà essere attento a minimizzare questi effetti (per esempio non mostrando notifiche di aggiunta/rimozione).
Dati tecnici (tabella)
Ecco una tabella chiara e sintetica con i dati tecnici noti finora:
Voce | Dettaglio |
---|---|
Versione beta Android individuata | 2.25.25.2. |
Disponibilità iOS | Tracce rilevate in beta iOS (build precedenti). |
Funzione | Lista Amici stretti per Stati (condivisione selettiva) |
Notifiche su aggiunta/rimozione | Nessuna notifica prevista |
Protezione contenuti | Crittografia end-to-end (presa come principio). |
Come testare la funzione (guida rapida per beta tester)
- Iscriviti al programma beta (se disponibile sul tuo store).
- Aggiorna l’app alla versione indicata (es. 2.25.25.2 su Android).
- Cerca la sezione Privacy → Stati → Amici stretti.
- Crea la lista, aggiungi alcuni contatti e prova a pubblicare uno Stato scegliendo l’opzione “Amici stretti”.
- Controlla la visibilità da un secondo account (meglio se non beta) per verificare l’effettiva restrizione.
Aspettative di rollout
La pratica comune di Meta è testare internamente, poi coinvolgere piccoli gruppi di beta tester e infine allargare. Se non emergono problemi tecnici o legali, la funzione potrebbe raggiungere la versione stabile entro qualche settimana o mese — tutto dipende dal feedback raccolto durante la fase beta.
Consigli pratici per gli utenti
- Usa la lista Amici stretti per contenuti davvero personali: foto di famiglia, aggiornamenti sensibili, prove di messaggi che non vuoi condividere con tutta la rubrica.
- Non usare la funzione per scopi ingannevoli o per escludere persone senza motivo: la trasparenza sociale aiuta a evitare malintesi.
- Controlla periodicamente la lista: persone cambiano ruolo nelle tue relazioni, e la lista dovrebbe riflettere la realtà.
Conclusioni e raccomandazioni finali
Stati per amici stretti è una novità attesa: utile per chi cerca maggiore controllo sulla propria presenza digitale, capace di favorire la spontaneità senza rinunciare alla riservatezza. Se la funzione sarà ben implementata (nessuna notifica imbarazzante, interfaccia semplice, garanzie sulla crittografia) potrebbe cambiare il modo in cui molte persone usano gli Stati: più personale, meno pubblico.
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